sabato 2 novembre 2013

Week 44/13 - una tripletta per il giorno dei morti, una tripletta per il morto Lou Reed.

Ecco alcune delle cose facilmente tangibili che Lou Reed ha fatto per me negli ultimi quarantacinque anni: ha scritto almeno dieci delle mie canzoni preferite; ha portato quasi all'estremo l'idea di violenza chitarristica; ha scritto, pubblicato e difeso a oltranza Metal Machine Music; ha ispirato Lester Bangs, Todd Haynes e Timothy Greenfield-Sanders nelle loro rispettive arti; ha suonato un concerto per me e pochi altri praticamente sotto casa mia; ha deciso di morire il giorno dopo il mio compleanno in modo da non rovinarmi i festeggiamenti di quest'anno e degli anni futuri.
Ed ecco alcune delle cose facilmente tangibili che io ho fatto per Lou Reed negli ultimi quarantacinque anni: ho comprato molti ma non tutti i suoi dischi; ho speso pochi spiccioli per vederlo in concerto assieme a pochi altri praticamente sotto casa mia; ho parlato della sua musica con gli occhi luccicanti ad amici, conoscenti e altri.
Ma ciò nonostante, il debito che avrò con lui, e con tutti gli altri artisti che uno dopo l'altro moriranno inevitabilmente nel corso dei prossimi anni, sarà sempre troppo grande anche solo per pensare di poterlo quantificare.




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