giovedì 21 novembre 2013

Week 47/13 - una tripletta per il piccolo Leonardo.


  • Dispetto - Virginiana Miller (Fuochi Fatui d'Artificio, 2005) Qualche estate fa, in vacanza al mare, alloggiai in un posto di pazzi, ma di pazzi quelli veri intendo: pazzi di quelli che ti fanno venire voglia di vivere, di sorridere, di cercare, di essere felici, insomma, pazzi. E fra questi pazzi ce n'era uno particolarmente simpatico che non ti guardava mai in faccia quando parlava, e che teneva sempre una chitarra in mano, la sua o quella di qualche altro pazzo. E una sera, questo pazzo, mi disse sottovoce, mentre beveva un amaro siciliano, lui che di siciliano aveva solo la pazzia: Vedi Angelo, è ovvio che i Virginiana Miller siano il miglior gruppo pop in Italia, e di conseguenza anche il più sottovalutato. E poi ha ricominciato a suonare la sua chitarra o quella di un altro pazzo. E fu allora che io, anche se non avevo mai ascoltato i Virginiana Miller in vita mia, cominciai a difenderli a spada tratta, senza minimamente pormi il problema se fidarmi o meno di un simpatico sconosciuto completamente pazzo. Ora so di aver fatto bene.
  • And the glitter is gone - Yo La Tengo (Popular song, 2009) Ho provato a dare una nuova chance a Popular song dei miei Yo La Tengo, e per questo da settimane lo ascolto come fosse una medicina: due volte al giorno, con gli occhi e il naso tappati. Ed è proprio uno schifo. Però, a voler perseverare nella cura, alla fine qualcosa di buono si ottiene: quindici minuti di maestoso bordello avvolto attorno ad un riff sospeso a mezz'aria, come a chiedere scusa, come a ricordare che a volte ci si ammala, si, ma poi, spesso, si guarisce anche, e si sta meglio di prima...
  • 3x3 - Lydia Lunch and Retrovirus (Retrovirus, 2013) Kim Gordon, Kim Deal, Nico, Giovanna Cacciola, Bilinda Buthcher, Lydia Lunch. Non esiste e non è mai esistita (per il futuro, nessuna previsione) altra donna nel rock al di fuori delle sopra-riportate. Grazie.

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