giovedì 25 settembre 2014

Week 39/14

  • The deserter - Kissogram (Rubber & Meat, 2009) Qualunque ratatatà canzone passata, presente e futura porti con se un ritornello così ratatatà geniale, avrà sempre un posto ratatatà speciale nel mio cuore ratatatà. Ratatatà!

mercoledì 17 settembre 2014

Week 38/14 - una tripletta nostalgica VI


  • Rest my chemistry - Interpol (Our love to admire, 2007) Avevo un gomito fratturato in tre punti diversi, dolori lancinanti in tutto il braccio e la notte non dormivo per il caldo. Non potevo infilarmi una maglietta o rullarmi una sigaretta da solo, non potevo guardarmi allo specchio senza sentirmi male per quei 40 punti di sutura che mi tagliavano in due il braccio come il Tamigi taglia in due Londra, e non stavo mai da solo. C'era gente che mi veniva a trovare, che mi portava a mare, che mi preparava da mangiare e a cui io dovevo sempre sorridere e dire grazie. C'era gente che sapeva come mi sentivo e gente che non lo sapeva, ma diceva lo stesso che lo sapeva. C'era gente che mi diceva meglio il braccio che la gamba, meglio il sinistro che il destro e scuoteva la testa per sottolineare la propria esperienza. E io rispondevo eh già, eh già!, che poi significava fanculo. Per svoltare tutto, mi affidavo spesso a Rest my chemestry, che di quel periodo fu una delle colonne sonore. Mi facevo rullare uno spinello, mettevo su YouTube la canzone, e l'ascoltavo ripetutamente. E non dico che tutto spariva, no. Ma di certo si allontanava, per una decina di minuti o una mezzoretta scarsa.
  • The last good day of the year - Cousteau (Cousteau, 1999) Il mio primo download, fatto con Napster. Un pò come farsi il primo spinello all'oratorio, o perdere la verginità sul letto dei propri genitori. Una delusione o un'estasi, qualsiasi cosa, ma, sicuramente, un evento indimenticabile.
  • Fingerprints - Black Heart Procession (Amore del tropico, 2002) Impazzivo per questa canzone e per i BHP. Impazzivo per il loro stile noir, per la loro paranoia, per l'uso di strumenti non convenzionali. Ma una sera d'estate del 2003 ho barattato tutto questo impazzire con uno spinello a casa di alcuni ragazzi più grandi di me a cui volevo piacere, proprio mentre, dall'altra parte della città, questi californiani di San Diego facevano impazzire altri molto, ma molto più furbi di me.

martedì 9 settembre 2014

Week 37/14 - una tripletta di fretta


  • Challenger - Stevens (A History of hygiene, 2013) Bella canzone, ma l'ho scelta a caso fra quelle a cui ho promesso di prestare attenzione.

sabato 6 settembre 2014

Week 36/14

  • Fell off the floor man - dEUS (In a bar, under the sea, 1996) Non è perchè ogni canzone dei dEUS somiglia troppo a quella di qualcun altro, ma è perchè ogni loro album somiglia troppo ad un greatest hits piuttosto che a un vero e proprio album. Prendiamo questa Fell off the floor man, per esempio, dal loro secondo lavoro: la struttura della canzone e il riffone di chitarra sono molto simili a quelli di Wish dei Nine Inch Nails, rendendo così le due canzoni molto simili fra loro pur appartenendo a generi completamente diversi. Solo che li dove Wish si cala perfettamente in un mood, in una ricerca artistica ben precisa, la canzone dei dEUS non significa invece un cazzo, perchè già alla traccia successiva lo stile è diverso, l'approccio è diverso, e si è perso di conseguenza l'obbiettivo artistico. E non è che questo c'entri con quale canzone sia più bella delle due, o con quale genere piaccia di più. C'entra col fatto che non è così che si fa musica.
  • Guarda che bello - Flor (Flor, 2014) Se Marcello Cunsolo facesse un album pieno di rutti e scoreggi, io lo esalterei come un maestro dadaista dei 2000. Se Marcello Cunsolo facesse un album pieno di niente, di vuoto, io lo esalterei come un genio del rumore bianco al pari e più di Lee Ranaldo. Ma se Marcello Cunsolo mi fa canzoni come queste, che forse non saranno al livello di quelle altre che conosciamo, ma che sono pur sempre canzoni belle, io lo bacio sulla bocca appena lo incontro per strada. E gli dico: grazie Marcè!
  • Gravedweller - Wytches (Gravedweller EP, 2014) Conosco qualcuno che per questa robba si strapperebbe i capelli e si lancerebbe dentro un oceano di lodi e complimenti. A me questo suono non fa ne caldo ne freddo, non mi piace e non mi dispiace. Però, visto che l'EP era in free download, me lo sono acchiappato al volo, e me lo ascolto pure, che non si sa mai, magari scopro un mondo nuovo.