giovedì 16 gennaio 2014

La tripletta di Antonio Scannaliato

Primo ospite del 2014, e difficilmente poteva andarci peggio... ricciuto, barzotto, noioso e logorroico, ecco a voi la tripletta di Antonio Scannaliato! 
  • Maddalena - Mannarino (Supersantos, 2011) Visionaria rivisitazione, non esattamente ortodossa, di una delle figure più controverse del best seller La Bibbia. Ironico, graffiante, geniale, umano. "Ma il paradiso mio sta solo nei tuoi fianchi": dentro di noi, in fondo, ognuno vorrebbe essere un pò Giuda.
  • Firestarter - Prodigy (The fat of the land, 1997) Non riesco ad ascoltarla senza avere voglia (almeno) di pogare. Mi fa sentire vivo, cattivo, con un'energia che neanche ricordo di avere (più?). Una sera l'ho ascoltata diverse volte, subito dopo aver visto Natural Born Killers, e ho deciso che era il caso di restare a casa e non uscire per un pò. Alla pulizia della mia fedina, io, ci tengo!
  • L'autostrada - Daniele Silvestri (Unò-dué, 2002) Una poesia d'amore ricca di immagini, profumi, disperazione, paure, desideri. Una voce penetrante che riempie il cervello di immagini. Posso giurare di averlo sentito davvero, l'odore del pane alle olive.

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