domenica 20 maggio 2018

Week 19-20/2018


  • 610 - Mcbaise (Windowsill, 2017) Non è che sia il rock a essere in crisi, è che i gusti, le mode e le classifiche sono imprevedibili, punto e basta. Aggiungiamoci poi che 1) non possono essere tutti campioni e 2) il pubblico, addetti ai lavori e artisti hanno scarsa memoria. C'è chi la chiama rielaborazione, chi rivelazione, chi ripescaggio, chi riprendere un discorso prematuramente (e ingiustamente) interrotto ma il fatto è che il revival, a me, in generale, non mi cala giù... poi ci sono i casi come questi, tizi che fanno un revival di qualcosa che non si riesce neanche a identificare bene (allora dev'essere un crossover di revival (e il crossover, a me, è l'unica cosa che non mi cala giù peggio del revival, allegria!)) e quindi mi capita di ascoltare album per settimane e settimane, con una piacevole sensazione di familiarità ma senza nessun sussulto, senza nessun ardore, e mi pare solo di perdere tempo. Allora perché lo faccio? Perché fra meno di due settimane c'è il TINALS di Nimes, e questi Mcbaise sono in cartellone. E non sia mai che perda l'occasione di starmene in mezzo a un pubblico di ventenni senza la mia faccia schifata tipica di chi non riesce a farsi andare giu il revival figuriamoci il crossover di revival...
  • Come togheter - DYGL (Say goodbye to memory Den, 2017) Ah, questi addirittura verranno al TINALS direttamente dal Giappone per proporre il loro revival o, se non proprio revival, il loro noiosissimo discorso musicale già trito e ritrito, sentito e risentito non da ieri ma diciamo pure da quasi quarant'anni. Anche loro in heavy rotazione ultimamente chez nous per lo stesso motivo di prima, schifarli in mezzo al pubblico smemorato del festival. Ma anche perché, sinceramente, a differenza dell'amico Mcbaise, tutto sommato sti giapponesi scrivono bene le loro canzonette...
  • Common people - Pulp (Different class, 1995) E adesso non fate gli stronzi, non fatevi imbrigliare dal mio broncio, dalle mie sparate, dalla storia, dai revival, dalle minchiate varie, dai giapponesi, dalle cover, dalle reprise, dall'etichette, dagli artisti, da tutto quello che vi viene in mente perché anche se fosse uscita oggi, questa canzone che invece è uscita ventitré anni fa, col cazzo che saprebbe di revival o di crossover o di crossover di revival. Saprebbe sempre e inesorabilmente di domani, forse addirittura di dopodomani. Ma al TINALS, loro no, loro non ci saranno a farmi strappare i capelli in mezzo a un pubblico imbronciato e perplesso. No, non ci saranno...

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