domenica 28 agosto 2016

Week 34/16


  • Tutti i miei sbagli - Subsonica (Microchip emozionale riedizione, 2000) Ricordo ancora le facce e le parole stravolte di tutti, critici e pubblico, quando, all'indomani della partecipazione dei Subsonica al festival di San Scemo nel 2000, si resero conto che qualcosa stava succedendo nel panorama musicale italiano. Anomalia Subsonica, la chiamarono, riferendosi onestamente più che al gruppo a loro stessi, ai critici e al pubblico, essendo i Subsonica i primi da secoli ad averli messi d'accordo. Stamattina la riascoltavo, questa Tutti i miei sbagli, e, ancora una volta, oltre ad essermi esaltato, non sono riuscito a capire come abbia potuto avere io la fortuna di vedere tutto questo fragore scoppiare proprio sotto i mei occhi (e orecchie).
  • Moonflowers - Motel Connection (Give me a good reason to wake up, 2002) La nostalgia per un luogo è niente in confronto allo strazio che si può provare affrontandone una per un tempo, un mood o uno stile di vita. Lo spazio non è più incolmabile come una volta, ma il tempo, dio, il tempo si che è proprio un bastardo.
  • Long Distance - Turin Brakes (Ether song, 2003) Forse con la distanza del tempo le canzoni acquistano uno splendore proprio, oppure sono proprio speciali e basta. Comunque sia, non ha importanza. Ciò che ha importanza è che io, quando ascolto Long Distance, provo un batticuore che non è facile da spiegare. Provo una gamma di sentimenti che va dalla rabbia atroce alla gioia infinita. E potreste torturarmi col fuoco vivo o strappandomi una per una le unghia dalle dita: non saprei dire una sola parola di più oltre ciò che vi ho appena detto.

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