giovedì 22 agosto 2013

Week 34/13

  • Armed for Peace - Suuns (Zeroes QC, 2010) Non è perchè li ho appena visti in concerto nè perchè ho conosciuto e chiacchierato con Joseph e Liam. E non è neanche perchè mi hanno riempito di autografi e regalato (re-ga-la-to!) un vinile del loro secondo album. E figuriamoci se è perchè Liam ogni volta che mi vedeva si spaccava dalle risate o perchè ci siamo fatti le foto insieme in giro per Castelbuono. No, no, niente di tutto questo. E' solo perchè, iniziare una carriera discografica in questo modo, vuol dire proprio essere dei fuori classe.
  • It's too late - Asobi Seksu (Asobi Seksu, 2003) Qual'è quel gruppo anglofono, capitanato da una japanese girl, capace di scrivere e registrare meravigliose canzoni pop al confine fra lo shoegaze, il dream e il noise puro (non centrano i Beatles yokoani)? Avete risposto Blonde Redhead, vero? Buffoni! Innanzi tutto, Kazu Makino non vale neanche la metà di Yuki Chikudate, nè come musicista nè come voce. Poi, una canzone come questa, i Blonde Redhead se le sognano la notte. Un inizio quasi NAM per quella che sembra solo una classica ballata un pò maledetta. Un andamento lento che rimanda all'infinito un ritornello che in effetti non arriverà mai. Una prima esplosione infernale, poi la quiete, poi di nuovo un'esplosione e poi un'altra ancora. Una coda lunga quattro minuti, fra i più infiammati e rumoristici del decennio. Quattro minuti di sbando calcolato al secondo, di feedback, di muri sonori. Quattro minuti bellissimi. E poi, com'è logico che sia, tutto finisce nel silenzio più assoluto.
  • Water - Blonde redhead (Fake can be just as good, 1997) To', i Blonde Redhead, ne parlavo giusto poc'anzi... lo ammetto, non è che questo pezzo (per esempio) sia poi tanto male. E' solo che mi pare uscito dal CBGB's con quindici-diciotto anni di ritardo. Io me li immagino tutti e tre - la Makino e i gemelli Pace - chiusi nello scantinato del CBGB's a fare sesso fra loro e ad ascoltare ogni notte, per ore e con invidia, le urla di Lydia Lunch e gli amplessi chitarristici di Glenn Branca e compagnia bella. E questo gli fa onore. Ma purtroppo me li immagino anche venirne poi fuori, quando ormai la festa era finita e re e regine se ne erano andati altrove, meschinemente soddisfatti per la scoperta di quei pochi riflettori rimasti ancora inutilmente accesi, che potevano finalmente essere tutti per loro.

2 commenti:

  1. Primo ascolto SUUNS... negativo!

    GS

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  2. Ok, quando avrai (inevitabilmente) cambiato idea, scrivilo su queste pagine...
    AEP

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