mercoledì 8 maggio 2013

Week 19/13


  •  Lucidity - Tame impala (Innerspeaker, 2010) Mio cugino ha un collega talmente noioso che, se gli chiedete che musica ascolta, lui risponde: Pink Floyd, rock psichedelico. Voi storcete un pò il naso ma andate avanti, e chiedete: Ah bello, e che altro? Quick Silver? Greatful Dead? Al che lui vi risponde, con aria sconcertata: no no, questi non li conosco. Solo Pink Floyd e Gentle Giant. Allora voi ve ne andate. Il fatto è che, ogni tot, io e mio cugino ci ritroviamo a dover discutere su cos'è rock pischedelico, se è vero o no che già nel 1967 era tutto bello e finito. Ovviamente spariamo un sacco di cazzate, perchè tutti sanno che già dagli anni '80 hanno cominciato a circolare nomi assurdi come neo-psichedelia, psicho-revival, psych-dream pop e porcherie simili... Ora, noi non lo sappiamo se questo bastardello australiano che si nasconde dietro il nome di un docile animale faccia o meno rock psichedelico, ma a noi ci piace, sia che siamo lucidi sia che non lo siamo, e voglio dirla tutta: quando siamo sicuri che non ci vede nessuno, vi giuro che su questa canzone ci mettiamo anche a ballare!
  • Heartbeats - Knife (Deep cuts, 2003) Ci sono persone a cui farei una statua d'oro senza pensarci due volte: al tipo che ha inventato il ciocorì, per esempio. O a Kim Gordon vestita solo del suo basso (ok, magari venticinque anni fa). Ne farei immediatamente una anche al mio amico A.A., che una bollente notte di due anni fa mi ha mandato via mail il link a questa canzone, scrivendomi: ci sono dei beat che a volte ti entrano in testa e non ti mollano più. Ecco, da quella notte, quei beat non mi hanno mollato più, mi hanno strafottuto il cervello, mi hanno colonizzato i sogni e la colazione del sabato mattina. Ecco, caro amico A.A., solo per questo io ti farei una statua d'oro. Anche se il rovescio della medaglia è che vado in giro con la panda come un mammoriano, con i bassi di Heartbeats profondissimi e i miei squallidi tentativi da eunuco di stare appresso alla voce stupenda di Karin Dreijer. Ecco, ripensandoci, caro amico A.A., forse una birra alla Città Vecchia te la offro, ma la statua d'oro mi sa che non te la faccio.
  • Nothing is - My Bloody Valentine (MBV, 2013) Io c'ero, ah ah!, all'Hammersmith Apollo di Londra il 13 marzo, io c'ero! Ah ah! Ed ero con le tre persone più importanti della mia vita (anche se una sembrerebbe che non avesse orecchie per sentire...). Io c'ero, senza tappi per le orecchie e con il corpo che mi vibrava tutto... ma Nothing is non l'hanno fatta, e che cazzo... peccato, perchè se l'avessero fatta, avrei spiegato alle tre persone più importanti della mia vita, con la mia solita faccia di culo, che quel pazzo di Kevin Shields aveva completamente ribaltato i canoni della musica pop, delegando le chitarre a gestire il ritmo, e la batteria a gestire la - ehm - melodia. Ma non gliel'ho potuto dire. E per questo glielo dico ora.

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