domenica 21 luglio 2019

Week 29/2019

  • La festa - Zen Circus (Vivi si muore, 2019) La cosa più strana che ho imparato in quattro stupendi giorni di campeggio solo con Giulietta alla presqu'ile de Giens, è che lei conosce a memoria tutte le canzoni in italiano che girano a casa. Tutte. E quando dico che le conosce, intendo dire che le conosce: a memoria!
  • Soldiers on leave - Virginiana Miller (The unreal Mccoy, 2019) Sono per la libertà assoluta da parte degli artisti di esplorare il mondo che vogliono, come vogliono e quanto vogliono per poi ripensarci, tornare indietro e prendere un'altra strada, oppure riprendere la stessa di prima e ricominciare da capo. Io capisco il bisogno dei Virginiana Miller di assecondare questo loro desiderio di omaggiare l'America del rock, sudata e sporca, ok, e devo dire che le canzoni sono ben scritte, i suoni interessanti e gli arrangiamenti come al solito vanno oltre al già sentito. Però, porca puttana, è possibile che Simone Lenzi non si sia mai reso conto che il suo modo di cantare in inglese è pessimo? Possibile che non abbia riascoltato, per esempio, questa sua straziante prova canore che è Soldiers in leave e non si sia quindi mai accorto di avere un inglese terrificante? Allé, Simò, lo sai che ti adoro e lo sai che fino a che ci inserisci una frase qua e la, in inglese o in francese, ci può anche stare. Ma un album intero, davvero, no, cazzo, dovevi risparmiarmelo!
  • Turn it off - Froth (Bleak, 2016) Invece i Froth, quando cantano in inglese, spaccano le basi, come si diceva un tempo dalle mie parti, ma la battuta è stupida quindi lasciamo perdere. Ma non lasciamo perdere i Froth. Durante il viaggio di andata dalla presqu'ile de Giens, così come durante quello di ritorno in effetti, Giuli si è addormentata lasciandomi solo con i miei amati Froth versione '90s von riferimenti ai '60s. Beh, questa canzone l'ho dovuto mettere in loop un paio di volte, per quanto è sorprendente. Io chitarre così non ne sento spessissimo in giro, e anche se tendo a immelanconirmi con i suoni '90s e '60s, qua mi pare che si vada ben oltre le coordinate spazio-temporali. Insomma, per farla breve, oltre a cantare benissimo in inglese, i Froth scrivono canzoni fantastiche. Chissà se scriverebbero mai un album dedicato alla musica rock italiana, e in italiano?  

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