domenica 7 luglio 2019

Week 26-27/2019 - Succube di Giulietta

  • Motorhomes of America - Virginiana Miller (The unreal McCoy, 2019) È chiaro che la più lunga attesa della mia vita, in termini emotivi, sia stata quella di Giulietta lunga nove mesi. Però anche l'attesa di sei anni per l'uscita di quest'album, poi l'attesa di quattro mesi prima di decidermi ad ascoltarlo e infine l'attesa di tre settimane per spararmi in faccia la verità non è stata male dal punto di vista emotivo. Soprattuto perché Giulietta è stata infine una gran soddisfazione. Quest'album invece è stato proprio una gran stronzata.
  • Chiara - Rats (Indiani padani, 1993) E a proposito di Giulietta, non so come sia potuto succedere, ma dopo Catene, Zeta reticoli e Azzurro, questa è la sua nuova canzone preferita. E io, ancora una volta, non so se ridere o piangere. Ma direi ridere. Anzi, no, piangere, piangere, senza dubbio piangere.
  • Postcard radio - Froth (Bleak, 2016) E se c'è una cosa che a Giulietta proprio non saprei spiegare è perché sti Froth a me piacciono assai. Non c'è dubbio che Outside (briefly) sia bello soprattutto perché un po' obliquo, ma il punto è che a me sti californiani piacciono anche nella veste più marcatamente '90s di Bleak. Non riesco a togliere quest'album dalla playlist, lo ascolto a palla su Pandabell, e appena capita che mamma e figlia si allontanino da casa me lo sparo ancora a tutto volume. Non è che forse sto diventando un po' giurassico? Questo si, che sarebbe difficile da spiegare a Giulietta. Anche se, forse, sarebbe più difficile spiegarle il contrario. Sono figlio degli anni '90, posso forse far finta di niente?

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