mercoledì 14 settembre 2016

Week 36/16

  • I need you - Nick Cave and the Bad Seeds (Skeleton Tree, 2016) Da 20 anni Nick Cave e i vari Bad Seeds mi accompagnano ovunque io vada, elettrici o riflessivi, rumorosi o sfacciati. Ma stasera, guardando il video che accompagna il nuovo devastante singolo I need you ho pensato, Dio che pugno di vecchi sono diventati. E allora mi domando, cosa potro' mai pensare di me stesso, domani mattina, guardandomi allo specchio?
  • Azzurro - Adriano Celentano (Azzurro, 1968) So che non era mai successo di riproporre una canzone nella stessa medesima versione, ma ora che Giulietta è più grande, e le spunta il sorriso sulle labbra ogni volta che la sente, e che la canticchia mischiando parole di due lingue diverse, e che ha vissuto più tempo in Francia che in Italia, Azzurro assume un significato tutto particolare per me: la punta dell'iceberg della cultura popolare italiana di cui io sono pieno, ma di cui invece lei non coglierà che qualche lontana eco priva di significato.
  • Sex - Negrita (XXX, 1997) E a proposito di passaggi di cultura: come spiegare a un francese doc, nella miseria di una breve pausa pranzo, che cos'è il rock italiano? Come tramandare, in 45 minuti, ad un francese pieno di ascolti di rock francese, cinquant'anni di rock italiano? Come descrivere ad un francese, per quanto piena di buona volontà, venticinque anni di ascolti, di concerti, di autografi, trasferte, stadi stracolmi, scantinati bui, pianoforti scordati, chitarre modificate, urla, sudore, soldi spesi in cd, vinili e cassette tutto Targato Italia? Non si può, a parole. Ma gli si può inviare, al francese ancora curioso, il link a questo meraviglioso e classico pezzo di rock azzurro (o tricolore, fate voi).  E sono sicuro che capirà.

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