sabato 7 novembre 2015

Week 45/15


  • Polonia - Cheveu (BUM, 2014) Potrebbe essere solo un trip di passaggio, lo so lo so, non è che non mi conosco ormai dopo 37 anni di convivenza con me stesso, ma quando un album mette in fila, in apertura, tre canzoni come Pirate bay, Slap and shot e questa apocalittica Polonia, le possibilità di trovarmi all'ascolto del mio prossimo nuovo gruppo preferito sono alte, ma proprio alte. Io lo so, sono altissime.
  • You don't give up - Blake Babies (Earwig, 1989) La mia intenzione, un paio di settimane fa, era di dare solo una sbirciatina a quel live dei Blake Babies di cui vi parlavo ma, invece, è successo che non è più uscito dalla mia playlist. Sia chiaro, non tanto per mia volontà, che le mie regole di ascolto sono chiare e note, ma per volontà di moglie e figlia che, a volte, pretendono suoni un pò più morbidi rispetto a quelli che girano di solito in casa, in macchina, in bagno. E va bene, pensai io, vada per i Blake Babies che scavalcano tutti, va bene. Però poi, quello che è successo, a sorpresa, è che dopo un pò hanno cominciato a fracassarmi letteralmente le palle. Quindi, addio Blake Babies! Cosa salvo, prima di relegare questo album nella lista di quelli già sentiti? Questa You don't give up, che nella versione live è del tutto simile a questa in studio: così sonicyouthiana, così kimdealiana, così ingenuamente pre-grunge che... beh, un sorriso lo strappa proprio.
  • My hero - Foo Fighters (The colour and the shape, 1997) Questa, lo dico subito, non è in ascolto in questi giorni. Che poi, neanche bisogno avrei di ascoltarla, tanto ce l'ho ficcata nel cervello, nella carne, nell'anima, nel sangue. Ma è d'obbligo inserirla per ringraziare questo gruppo - questo gruppo che da un certo punto in poi ho deciso di snobbare, sbagliando sbagliando sbagliando - di esistere, di suonare, di scrivere e registare, e di aver fatto per noi avidi bevitori di rock una cosa che mai nessuno, eccetto loro, avrebbe fatto, ma che da questo momento in poi saranno in molti a voler e dover fare. Foo Fighters, Merci!

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