martedì 4 giugno 2013

Week 23/13 - una tripletta femminile per scorci di vita moderna

  • Lola - Kinks (Lola vs Powerman and the Moneygoround, 1970) Immaginate di essere un ventenne a spasso per la swinging London di fine anni sessanta e immaginate di entrare in un club di Soho, con la vostra giacca perfetta e la cravatta col nodo stretto. Immaginate di bere champagne che sa di cherry cola e di danzare tutta la notte con Lola, che cammina come una donna e parla come un uomo. Immaginate di essere confusi, schifati, immaginate di scappare via e di tornare poi indietro. Immaginate di baciare Lola e di sentirvi uomini per la prima volta in vita vostra. Ci siete riusciti? Bene, significa che quel gigante di Ray Davies, troppo spesso messo in ombra da colleghi solo sulla carta più illustri, è riuscito nuovamente nella mirabolante impresa di dipingere un quadro a parole. E tutto questo nello spazio di quattro fra i più meravigliosi, inarrivabili ed elettrici minuti della storia della musica pop.
  • Liezah - Coral (Magic and Medicine, 2003) "Althought she tore me apart there's still a place for that girl in my heart". Questa frase non è soltanto la chiave di lettura di questa atipica canzone d'amore del miglior gruppo pop degli anni 2000. Questa frase è la chiave di lettura di una vita intera, la resa finale all'idea che anche ciò che ci ha straziato fa parte di noi, e che dobbiamo comunque preservarlo e conservarlo. Perchè per toccare punti altissimi nel cielo, per poter continuare a saltare da una stella cadente ad un'altra, dobbiamo essere pronti a correre il rischio di cadere e farci male, e senza mai recriminare. Per questo dedico questa canzone a due persone: una è Andrea, il mio migliore amico, che ha deciso di vivere tutta la vita senza nessun rimpianto, l'altra sono io, che dal comodo della mia vita medio borghese sarò sempre disposto a fargli da rete di protezione.
  • Matilda - Alt J (An awesome wave, 2012) Pur avendolo davanti agli occhi, l'unica cosa che capisco del testo di questa canzone, è che c'è un "from" esattamente dove mi aspettavo ci fosse un "for". Non è un errore, ovviamente, e neanche un'ingenuità. é solo che, nonostante siano giovanissimi, questi ragazzi inglesi hanno capito che mettersi al servizio degli altri può essere più importante della gloria personale. Forse Matilda e Johnny non faranno goal questa volta, forse calceranno maldestramente il pallone in curva. Ma certo non dimenticheranno mai lo splendido passaggio che gli Alt-J gli hanno fatto sotto rete nonostante fossero infortunati, nonostante le possibilità di segnare fossero nulle.

3 commenti:

  1. Mi piacciono queste sonorità anglosassoni!

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  2. Grazie tante! E questa rete di protezione sarà trattata con la massima cura. x

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