domenica 2 dicembre 2018

Week 47-48/2018

  • Corinne - Metronomy (The english riviera, 2011) Lo so che è senza precedenti, proporre la stessa canzone per tre volte, soprattutto se ce ne sono altre bellissime nello stesso album, ma io ne sono ossessionato. La ascolto (ancora) decine di volte a settimana, al volume possibile, nelle condizioni possibili, nella compagnia possibile, ma non è tanto questo il punto, il punto è che l'altro giorno entro alla Fnac per perdere un po' di tempo, aspettavo una telefonata che non arrivava, e allora vedo il cd di questo superbo album che mi guarda dallo scaffale e mi dice sono tuo per sette euro e io il cd giusto giusto non ce l'ho e allora lo prendo, lo faccio mio, solo che mentre mi avvio verso le casse vedo il vinile porca puttana il vinile di questo stesso medesimo capolavoro che mi dice prendimi, prendimi sono tuo per 15 euro e allora io ripudio il cd, per quanto audiamente affidabile e poco costoso e prendo, afferro, azzanno quel pezzo di plastica, lo ficco sotto al braccio come la più sacra delle baguette, lo pago e lo porto alla luce, fuori da quel triste magazzino e per tutta la strada, fino a casa, aspettando ancora quella cazzo di telefonata che non arriva e, per la cronaca, non arriverà, io lo guardo, lo accarezzo con la mano, lo ostento. Poi, a casa finalmente, lo spacchetto, lo poso sul piatto sul lato B e piazzo la puntina direttamente sulla terza traccia. Corinne parte così, finalmente in sordina, fra uno scricchiolio e un graffio, e io sono felice, penso a tutte le cose a cui questa canzone mi fa pensare e alzo il volume, oddio si se alzo il volume, e allora mi lascio andare, lontano, lontano, mi lascio andare proprio lontano, lontano lontano...
  • Shut the windows - Froth (Outisde (briefly), 2017) Avevo appena scelto due album nuovi da aggiungere in playlist, due album che mi pareva avessero qualcosa in comune ma che invece, in comune, non avevano un cazzo. Il primo è quella noia mortale dei Cloud Nothing che non si capisce come mi sia fatto fregare da tale college rock di basso profilo, il secondo è invece questo gioiello dei californiani Froth che, non è originalissimo, ok, lo sappiamo ormai che è il castigo divino di questi anni del rock, ma è scritto e suonato e registrato egregiamente. Mi piace così tanto che ho appena comprato dal mio spacciatore di fiducia il cd. Ascoltate questa traccia, per esempio, delicata ma dura, '80s ma diversa... insomma, mi innamorai. E abbiate pazienza, quando uno si innamora si innamora, e non potete mica fargli le pulci...
  • Repetition - TV on the Radio (Nine types of lights, 2011) Questo è indubbiamente l'album più strano dei TVOTR, sembra più scanzonato, più leggero, ma lo sapete, non ne capisco niente io di musica pop, e in più spesso non riesco a capire neanche i testi delle canzoni. Però questa canzone così scanzonata, scazzata, così poco TVOTR ma al contempo così riconoscibile, beh, dai, è proprio fica... insomma, Metronomy si, Froth pure, ma TV on the Radio porca puttana, loro mi fanno proprio vibrare tutto...

Nessun commento:

Posta un commento