domenica 6 dicembre 2015

Week 49/15


  • Husbands - Savages (Silence yourself, 2013) Nonostante sia tutt'altro che un patito di revival, di generi neo e nu e, in generale, di chi si ostina a vivere nel e riproporre il passato, non avevo snobbato quest'album e lo avevo comprato fiducioso e contento. Poi, qualche mese fa, ho cominciato ad ascoltarlo e ha cominciato a piacermi, e tanto per giunta, nonostante gli evidenti prestiti da una miriade di gruppi più o meno dark e più o meno post punk dei primi anni '80. Poi, un giorno, ero in macchina fermo ad un semaforo sulla provenzale e balbettavo a ripetizione un asbnd rabbioso, mi è salito il sangue al cervello, mi è venuto il freddo e la pelle d'oca, mi sono venuti pensieri insicuri, e ho dovuto chiedermi, buttando nel cesso tutti i miei credi, tutti i miei principi sulla ricerca sonora art: possibile che questo spirito retromaniaco, non sia poi sbagliato condannarlo in toto e senza appello?
  • As we turn - Toy (Join the dots, 2013) Sentite quella tastiera delicata che sostiene tutto il brano riempiendo quando deve riempire e sparendo quando deve sparire? Bene, dimenticatevela, non la sentire più in un album dei TOY:  quella stronza di Alejandra Diez ha lasciato il gruppo.
  • With my own two hands - Ben Harper (Diamonds on the inside, 2003) Mi piaceva Ben Harper, un tempo, soprattutto quando suonava proprio con gli Innocent Criminals. Eppure ieri pomeriggio, mentre pranzavo al centro con degli amici, quando è partita in diffusione questa canzone ho sentito letteralmente le palle cadermi per terra e rotolare sotto al tavolo, sotto le sedie, via fino a infilarsi in un polversoso e introvabile angolo di quello squallido ristorante in cui mi trovavo, tutto sommato felice, e tutto sommato abbastanza alticcio.

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