domenica 11 marzo 2018

Week 10/2018


  • L'uomo di paglia - Virginiana Miller (Gelaterie sconsacrate, 1995) Se dovessi dire di cosa parla questa canzone tratta dal primo album dei Virginiana Miller direi che parla di vergini immacolate, di campi, di sangue e uomini di paglia. Poi, come queste cose siano legate fra di loro, quello invece no, non saprei proprio dirlo. Mi dispiace, ma a un certo punto mi distraggo sempre e perdo il filo del discorso. Di cos'è che parla, dunque?
  • My perfect cousin - Undertones (Hypnotised, 1980) Certo, dopo esser cresciuto a Beatles, Pretty Things, Kinks, Wire, Who, Stranglers e simili scoprire all'improvviso gli Undertones non è che mi faccia proprio saltare dal divano, strapparmi i capelli o pensare uh, che freschezza. Però si fanno ascoltare con piacere, questi nordirlandesi tanto amati da John Peel, e avere questo loro secondo album in vinile da un tocco abbastanza autentico a tutta la storia. Poi, che questa canzone in particolare, si chiami My perfect cousin, rende tutto ancora più piacevole. E per chi scrive e per chi frequenta queste pagine...
  • That's what it takes - George Harrison (Cloud nine, 1987) E, approfittando dell'assenza a tempo indeterminato di mio cugino - alias my perfect cousin - da queste pagine, mi prendo il coraggio di ammettere che si, in questo periodo, per la serie "colmo lacune", ascolto questo bellissimo Cloud Nine di George Harrison, cioè il miglior Beatle post Beatles. Certo, non è un album invecchiato benissimo, la produzione è cosi anni '80 che neanche Cindy Lauper e Phil Collins potevano fare peggio. Ma la scrittura è immensa, l'esecuzione impeccabile, la verve briosa. Peccato davvero per quei capelli e quella camicia che George sfoggia in copertina. Sono persino più anni '80 dell'album intero.

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