sabato 20 giugno 2015

Week 25/15


  • Who - David Byrne & St. Vincent (Love this giant, 2012) Non so perchè ma alla discoteca aziendale ho voluto prendere questo cd. Non so neanche perchè l'ho voluto ascoltare nè perchè ho persino voluto leggere su Wikipedia la biografia di David Byrne. Quello che però so è che, quando ho letto che secondo Tina Weymouth, la sua (di DB) caratteristica principale è quella di tagliare i ponti con chiunque o con qualsiasi cosa che non gli serva più o che lui veda come una minaccia al suo ego, ho esclamato tutto giulivo Ma vah?!?!?!??!?!

  • Discutibile - Fine Before You Came (Come fare a non tornare, 2013) Vi spiego come funziona: carico vari album sulla mia chiavetta USB e li ascolto in macchina, seguendo determinate regole. Una di queste, forse la più semplice, implica di non ascoltare un album, seppur caricato, finchè non decido che è ora di ascoltarlo. Quindi cosa succede? Succede che appena finisce l'album dei Decibel, che sto ascoltando in heavy rotation in questo periodo, parte subito questo dei FBYC, che fermo dopo pochi secondi perchè non ho ancora deciso che è il suo turno di ascolto. Ora, avete presente quel detto che dice che non si dovrebbe mai guardare il viso di una ragazza che ci è piaciuta di spalle? Bene, qui è la stessa cosa: mi piace così tanto la frase iniziale di questa canzone che apre l'ep Come fare a non tornare, ascoltata involontariamente tante volte prima di riuscire a fermare la riproduzione, che adesso non riesco proprio ad andare avanti, e affrontare il resto della canzone da uomo, proprio di faccia.
  • Austerity Blues - Thee Silver Mt Zion Memorial Orchestra (Fuck off get free we pour light on everything, 2014) Ogni tanto ascolto musica classica, elettronica, e new wave anni '80. A volte mi piace rispolverare il trip hop, il rap pure e ogni tanto ritorno persino dalle parti degli 883, lo sapete bene ormai. Ma quando, magari mentre sono intrappolato nel traffico, le mie orecchie vengono all'improvviso violentate da staffilate a corde distorte di violino, di chitarra, di basso o di piano, allora mi ricordo che il mio unico grande amore è e resterà per sempre il rock più sporco e punk. E che comunque mi perdonerà sempre per queste stupide e insignificanti scappatelle senza corde.

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