Week 42/14 - una tripletta sulle vie misteriose attraverso le quali giungere alla verità rock
- Summer sun - Koop (Waltz for Koop, 2001) Avete presente quella fantastica e misteriosa canzone che canticchiate da una vita, senza saperne neanche le parole, figuriamo il titolo o l'autore? Dai, tutti ne abbiamo una. Per me era questa. L'avevo sentita da qualche parte, questo era ovvio, ma dove? E di chi era? E come si chiamava? Per anni ho provato a chiedere in giro, niente. Poi ho provato, più volte!, a canticchiarla a Soundhound, niente. Ero certo esistesse, ma ormai, dopo anni e anni, cominciavo a pensarla come chi mi diceva che non esisteva, che me l'ero inventata per attirare l'attenzione. Stavo diventando pazzo. Poteva essere una canzone maledetta che aveva lo scopo di uccidermi o farmi esplodere il cervello? O che fosse una specie di richiamo mortale con chissà quale messaggio che potevo recepire solo io? Poteva essere. Tutto poteva essere. Stavo proprio diventando pazzo. Poi, l'altro giorno, accendo la radio e lo speaker l'annuncia. Annuncia questa canzone. Si chiama Summer Sun, è degli svedesi Koop, è del 2001. Niente melodia fantasma, niente voci che mi canticchiano nella testa. Bene, non sono pazzo allora, bella notizia. Però ora, io, che scopo ho nella vita?
- She walks - A Modern Way To Die (Pulse & treatment, 2014) Guardavo il cd che avevo fra le mani e continuavo a chiedermi può lo sbattere d'ali di una minchia di farfalla in Cile provocare un cazzo di tornado in Giappone? Dovevo avere una faccia molto perplessa, perchè si è avvicinato mio cugino, si è seduto accanto a me, e mi ha chiesto che problemi hai? Poi ha notato il cd e mi ha chiesto che minchia è? Allora io l'ho guardato ancora più perplesso, ma anche angosciato e scettico e intimorito e allora gli ho chiesto secondo te, com'è che un tetto che perde quando piove ha fatto si che io avessi gratis il nuovo album di questo oscurissimo gruppo dark post punk? Mi aspettavo rispondesse col solito coglione! e invece anche lui si è piegato sotto il peso di ciò che non si può sapere mistero, caro cugino, mi ha quindi risposto, con lo sguardo fisso sulla copertina grigia del cd mistero. Le vie di San Cristoforo sono tortuose e oscure. Mistero. Mistero...
- NYC - Interpol (Turn on the bright lights, 2002) Avevo una certa avversione per gli Interpol, alimentata dalla recente uscita del nuovo singolo e del nuovo album, fino alla settimana scorsa. Avevo ripescato, proprio per queste pagine, l'unica loro canzone che mi piacesse davvero, Rest my chemistry, e subito dopo, non so perchè, ho voluto tirare fuori quest'album dalla pila dei cd ricordando che, quando uscì, nel 2002, lo avevo si ascoltato con tanto interesse, ma lo avevo poi bocciato ed ero passato agli Strokes. Mi vien da ridere, ma adesso non riesco a toglierlo dal lettore. Non riesco a capire come faceva a non piacermi allora. Non riesco a pensare ad altro album (recente) più classico e d'atmosfera. E allora è un altro mistero. E' un mistero che l'abbia bocciato dodici anni fa, ed è un mistero che, per puro caso, l'abbia ripescato e me lo stia godendo ora. E' proprio un cazzo di mistero. Un altro mistero. Amen.
Nessun commento:
Posta un commento