Week 46/2019
- Prefab Castle - Girl Band (The talkies, 2019) Forse non sono stato molto chiaro, per cui cercherò di spiegarmi meglio. L'altro giorno con Pandabell incappo in un cantiere, la cui coda di attesa è lunga, parecchio lunga. C'è un semaforo che alterna il vai e vieni per cui si sta cinque minuti fermi immobili e poi si cammina per trenta secondi. Si sta immobili per cinque minuti e poi si cammina per trenta secondi. Io penso, poco male, c'ho Girl Band da ascoltare per bene. Che me ne frega. E così skippo all'album dei miei beneamini, alzo il volume adeguatamente, e schiaccio play. Poi, quello che è successo, non è chiaro neanche a me. So solo che quei quaranta minuti di coda che ho fatto sono passati troppo velocemente, e troppo bene. Ne avrei fatti altri quaranta. E questo va bene, ci può stare, tutto per non andare al lavoro. Ma il punto è che quando questa tentacolare Prefab Castle ha cominciato a svilupparsi, a insinuarsi!, lungo tutta la sua durata, avviluppandomi e violentandomi il cervello, io ho avuto come un'illuminazione, facile, d'accordo, essendo solo una conferma a sospetti già noti: Girl Band, lo testimonia quest'album, lo testimonia questo brano!, è il più grande gruppo d'avanguardia noise mai esistito. Ha superato tutti. Compresi My Bloody Valentine e Sonic Youth. E questo è quanto. Spero ora sia chiaro.
- UFOF - Big Thief (UFOF, 2019) Zzzz... che volete... zzzz... ogni tanto ancora zzzz ci casco... zzz...
- Speaker's corner - Uzeda (Quocumque jeceris stabit, 2019) Per fortuna, poi, ci sono loro a tirarmi fuori dai guai. Tredici anni per uscire fuori un album ma alla fine, è sempre una botta. Sembrano sempre uguali ma basta ascoltare questo brano per capire che sono legegrmente diversi. Meno nervosi, più ragionati, quasi quasi melodici. E sempre magnifici. Che dire? Merci!
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