Week 46/2018
- Second song - TV on the Radio (Nine types of light, 2011) Nonostante tutto, ho sempre la cazzo d'impressione che io stesso sia il primo a sottovalutarli.
- Trimm Trabb - Blur (13, 1998) Mi ci sono ritrovato con questa canzone nel parcheggio del lavoro, qualche uggioso giorno fa, senza nessuna voglia di uscire da quella zona di confort. Sapevo che non potevo restare ficcato al posto di guida di Pandabell per il resto della giornata, ma la forza di scendere, mettere il cappotto, lo zaino, modificarmi i lineamenti fino a raggiungere l'espressione impiegato modello, no, era troppo troppo difficile. Allora ho messo il repeat e mi sono detto appena finisce Trimm Trabb vado. Appena finisce Trimm Trabb vado. Appena finisce Trimm Trabb vado. Appena finisce Trimm Trabb vado. Appena finisce Trimm Trabb vado...
- Realize my fate - Cloud Nothing (Life without sound, 2017) Mi aveva un po' tratto in inganno questo brano dei Cloud Nothing su cui mi ero imbattuto qualche mese fa e attorno al quale avevo fatto girare le mie speranze di aver trovato, era ora, dei buoni rumoristi. Beh, dei buoni rumoristi lo sono, è evidente, ma a livello di album resta una caratteristica poco approfondita, poco incisiva. Non è male come lavoro, ma a parte qualche brano come questo, il resto è tutto un po' power college rock con un'irritante voce canterina post adolescenziale. Li seguirò, perché sto pezzo è troppo bello per non darmi speranze, ma al momento direi che no, non è ciò che un lesterbanghiano come me cerca ovunque e in ogni momento. Amen.
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