Week 27-28/2017 - una tripletta post Pointu
- Celia's dream - Slowdive (Just for a day, 1991) Quello degli Slowdive era il live che più attendevo in questi due giorni di mare e amore che è stato il Pointu festival 2017, lo scorso week end, sull'Ile de Gaou. Beh, dire che mi sia strappato i capelli, è un po' esagerazione. Dire che mi sia commosso qua e la, è molto vicino a ciò che è davvero accaduto. Dire infine che anche senza l'autografo di e la foto con Neil Halstaed sarebbe comunque da annoverare fra i momenti aulici della mia vita è vero, eccome se è vero. Ma se dovessi anche dire che, nonostante tutto ciò, il live dei miei adorati Slowdive sia stato solamente il terzo più bello a cui abbia assistito in quei due giorni, ci credereste?
- Charm assault - Ride (Weather diaries, 2017) Infatti, ero già shoccato completamente dal frastuono atroce che avevano messo in scena la sera prima i Ride. Ora, non è che non li abbia mai apprezzati, che io i loro album li amo tutti e da sempre, ma avevo visto dei video in cui non mi sembravano molto a loro agio sul palco, un po' rigidi alle prese con le pedaliere e le pelli di tamburi. E invece, la vache, cos'hanno combinato in un'ora! Shoegazing a livello massimo, muri sonori all'altezza di chi, questo concetto, se proprio non lo ha inventato, sicuro ha contribuito a perfezionarlo. Strati sonori a volte acidi, a volte dream, sempre perfetti. Quando è finito ero completamente frastornato, consapevole, come non sempre succede, che era da collocare fra i migliori live a cui avevo mai assistito.
- Left/Right - Dinosaur Jr. (Give a glimpse of what yer not, 2016) Ammetto che c'è stato un momento in cui, dato l'orario previsto di inizio della performance dei Dinosaur Jr., dato un feroce scazzo con moglie e figlia accorse per godere anch'esse del live degli Slowdive, e dato infine che li avevo già visti per ben due volte di cui l'ultima proprio l'anno scorso a Nimes, avevo pensato di chiudere anticipatamente il mio Pointu festival 2017. Ma poi il destino mi ha fatto incontrare quattro conoscenti e connazionali, di cui uno con lo stesso sangue siculo e rock, che disgraziatamente non avevano mai visto suonare dal vivo J & Co. Beh, Frank Zappa diceva che scrivere di musica è come ballare di architettura. Per cui, dato che non trovo le parole per descrivere quello che è successo sull'Ile de Gaou fra mezzanotte e l'una e mezza del mattino del 10 luglio 2017, smetterò anche di cercarle, le parole, e lascio tutto alla vostra sensibile immaginazione.
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