Week 24/17
- Queen - Perfume Genius (Too bright, 2014) Il ritardo con cui mi trovo a scrivere la tripletta della week 24 è dovuta a due fattori. Il primo, è che ho costantemente a che fare con due donne impazzite, un clima impazzito, una serie di capi impazziti e un cugino che non perde occasione per umiliarmi e provarmi. Il secondo motivo, è che ultimamente sono cosi arido di ascolti che metto su sempre le stesse cose: Slowdive, Fazerdaze, Lydia Lunch. E perché, vi chiederete, ultimamente sono cosi arido di ascolti? Beh, fondamentalmente per due ragioni. La prima, è che ho costantemente a che fare con due donne impazzite, un clima impazzito, una serie di capi impazziti e un cugino che non perde occasione per umiliarmi e provarmi. La seconda, è che la cosa più eccitante che abbia trovato ultimamente è questo banalissimo Perfume Genius. Buona noia!
- Forever - Iceage (Plowing into the field of love, 2014) Neanche l'incontro con questo tizio più affine ai miei gusti musicali di merda, come direbbe mio cugino, mi ha esaltato tanto da spingermi a scrivere in tempo la tripletta della scorsa settimana. E va bene, country n' roll post punk con il poster di Nick Cave attaccato alla parete. E allora? Niente. E pensare che con questo caldo boia il nome Iceage dovrebbe eccitarmi eccome...
- Letter of intent - Ducktails (The flower lane, 2013) Il fondo della noia durante questi ultimi tempi è nella musica e nel nome di questi tizi di cui mi rifiuto di saperne di più, tanto sono noiosi. Ancora di più, sono cosi noiosi che non alzo neanche il volume quando parte il video di questa canzone. Ancora di più, mi annoiano cosi tanto che in compenso avere costantemente a che fare con due donne impazzite, un clima impazzito, una serie di capi impazziti e un cugino che non perde occasione per umiliarmi e provarmi è in confronto una delle cose più eccitanti che mi siano mai successe.
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