Week 19/17
- Catch the breeze - Slowdive (Just for a day, 1991) Si può dire che oggi a Aix sia arrivata l'estate. E in estate si fa il pic-nic al parco, con cibo pre-cucinato e amici improvvisati. E durante i pic-nic al parco posso vedere Giulietta giocare, sudare, ridere, cadere, rialzarsi, inseguire i bambini, una farfalla, un sogno, posso vederla sorridermi, posso vederla scegliere e portarmi un fiore, posso vederla che mi si arrampica sulla schiena, sulla pancia, sulle gambe, che si versa l'acqua addosso con la bocca piena di cioccolata e cotolette. Sopra di lei, quando la vedo fare tutto questo, c'è sempre un sole scintillante e attorno la brezza provenzale, le risate, vicine, di altri bambini, adulti e vecchi, i cani che abbaiano, il treno lontano, l'aereo che se ne va lasciando la sua scia bianca. E nella mia testa, come colonna sonora di questo quadro che sa già di malinconia, un'accecante perla d'altri tempi.
- One who love you - Alvvays (Alvvays, 2014) Questa l'abbiamo ascoltata, io e la mia piccola principessa, un attimo prima che il mondo si riducesse a me e lei che rotoliamo, abbracciati e ridanciani, lungo la breve e gradevole collina del Parc du Cuque.
- No trouble - Frustration (Relax, 2008) Poi, quando beati siamo tornati a casa, rilassati, amorevolmente vicini, in armonia fra di noi e col resto del pianeta, vengo a sapere che ieri sera a Marsiglia - niente popodimeno che alla meravigliosa Friche La Belle de Mai - hanno suonato gli altrettanto meravigliosi Frustration e prima di loro gli ancora più meravigliosi J.C. Satan. Praticamente il meglio o quasi del rock francese in questo momento. Ed é stato più o meno cosi che il mio pomeriggio di relax e amore da fiaba si é, all'improvviso, come è logico che sia, trasformato in bestemmie a denti stretti e maledizioni lanciate a destra e manca. E domani per giunta è lunedì. Mah!
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