Week 09/15
- A new wave - Sleater-Kinney (No cities to love, 2015) Ci sarebbero innumerevoli motivi per amare questa canzone, dal vortice delle chitarre al ritornello sbarazzino '90s passando pure per la voce femminile che da sempre adoro e sostengo ma, la verità, è che io ho un debole, molto, molto, molto debole per Tina, per quesi disgraziati dei suoi fratelli, per suo padre Bob e, soprattutto, per quei suoi magnifici burger che ogni domeni sera, per anni, stravaccato sul mio divano in preda alla più atroce della fame chimica, ho desiderato e bramato inutilmente in quantità più che industrali.
- To hell with poverty - Gang of Four (Singolo, 1981) Quando fra quarantanni ripenserò a questo primo e difficile periodo in Francia, con questa lingua delicata in cui tutti mi si rivolgono, con tutte le macchine che si fermano per farmi attraversare, con questi assurdi autobus che arrivano sempre puntuali, dicevo, quando fra quarantanni ripenserò a tutto questo, spero ricorderò anche che, a farmi compagnia nelle serate solitarie e nelle notti insonni, ci sono stati anche i Gang of Four con questo orribile (di qualità audio) live che non so neanche dove ho pescato poi...
- (What's the story) Morning glory? - Oasis ((What's the story) Morning glory?, 1995) Avete presente quegli idioti che vanno a correre con il walkmen alle orecchie e sempre, sempre la colonna sonora di Rocky in loop per darsi la carica? Beh, io non vado a correre, preferisco altri metodi per tenermi in forma, ma quando ci sono giornate come questa in cui anche io ho bisogno della mia personalissima scarica di adrenalina, come un cane fedele torno a ripetizione su Morning Glory. Come ormai potete facilmente immaginare, sparata ad un adeguatissimo livello sonoro.
Nessun commento:
Posta un commento