Week 34/14
- It's a rainy day, sunshine girl - Faust (So far, 1972) Non so esattamente perchè lo faccia, ma continuo a dare fiducia ai Faust, e per un attimo, grazie a questa canzone che apre So far, mi è anche sembrato di aver fatto bene: ritmo ossessivo, chitarrina country, innesti psichedelici vagamente indiani che ti trascinano in un vortice di delirio e di armonica a bocca e di ritornelli ripetitivi. Davvero fantastico! Peccato duri solo 7 minuti e 27 secondi. Poi purtroppo comincia un'altra canzone, e loro tornano ad essere i soliti noiosi Faust.
- In the flat field - Bauhaus (Press the eject and give me the tape, 1982) Sto ascoltando spesso questo live, in questi giorni, soprattutto in macchina. E la domanda che mi si forma spontanea nel cervello ogni volta che scoppiettano le prime note di In the flat field è: ma quanto erano eleganti i Bauhaus, quanto, quanto?
- A serious of snake - Wire (Snakedrill, 1986) La traccia pregiata di questo EP, con cui i Wire nel 1986 tornarono sulla scena dopo quattro anni di silenzio, è senza dubbio la martellante Drill, di cui vi ho già parlato in un altro post, ma siccome l'altro giorno un tedesco un pò, come dire?, superficiale? sbrigativo?, farlucco?, non lo so, mi direte voi, mi ha praticamente regalato per cinque euro questo pregiatissimo 12", non potevo omettere di sceglierne una canzone. Per cui, ecco a voi, signore e signori, i miei fantastici e pregiatissimi ed economicissimi Wire 2.0!
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