Week 33/14 - un post post Ypsigrock
- Koroshitai Kimochi - Bo Ningen (Koroshitai Kimochi, 2009) Anche se in giro non ho potuto dirlo, questi Bo Ningen, assurdi e grotteschi e teatranti giapponesi europeizzati, dediti ad un frastuono abbastanza atroce, che parono usciti dal più oscuro dei film di Miyazaki, sono stati la cosa più bella vista sui palchi dell'Ypsigrock 2014. Una vera boccata d'aria: posa, follia, scena, un pizzico di brillantina e tanto spettacolo. Insomma, vero glam! Arigato, Bo Ningen, arigato!
- A simple beautiful truth - Wild Beasts (Present tense, 2014) Non ho capito se durante il concerto all'Ypsig i Wild Beasts abbiano suonato o meno questa A simple beautiful truth, tanto era impossibile distinguere le canzoni l'una dall'altra, ma non è certo questo l'atroce dubbio rigurado i Wild Beasts che mi perseguiterà a vita, no. Il vero dubbio riguardo i Wild Beasts che mi perseguiterà a vita è: ma come può un gruppo scegliere di chiamarsi Wild Beasts e poi suonare musica che neanche un chierichetto castrato la domenica mattina riesce ad ascoltare prima di andare a messa? Non era meglio allora chiamarsi, chessò, Flaccid Beasts? No, eh, proprio Wild Beasts...
- Stomp - Uzeda (Different section wires, 1998) Ho visto giovani di neanche vent'anni restare a bocca spalancata mentre Agostino squarciava le loro evidentemente vergini orecchie con indicibili muri sonori chitarristici. Ho visto altri giovani di sesso femminile strabuzzare gli occhi increduli per quella splendida Giovanna che poteva venirgli mamma ma che aveva un'energia che loro neanche potevano sognarsi la notte. Ho visto giovani di entrambi i sessi scossi nel corpo e nel cervello dal basso pulsante di Raffaele e dalle precise stilettate batteristiche di Davide. E ho visto mio cugino osservare compiaciuto tutto questo e immaginare quello che stava pensando: coglioni, stupidi, giovani, e ignoranti, coglioni!
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