Week 01/21 - a un certo punto, non so perché, ho deciso di tornare
- Bring your dolphin - The Chap (Digital technology, 2020) E a un certo punto, non so perché, ho deciso di tornare. Forse perché è iniziato un nuovo anno, forse perché ho una nuova vita o forse solo perché sono depresso. Oppure, più probabilmente, perché ancora mi capita di essere preso dalla smania egocentrica di partecipare alla propagazione della musica pop nel mondo come fosse un virus. In ogni caso, quale che sia il motivo, sono qui e porto con me il mio delfino. Contenti?
- Harlem river - Kevin Morby (Harlem river, 2013) E si vede che sono arrugginito. Dopo 24 settimane di assenza, un fine estate spossante, un autunno rocambolesco, un inverno traumatico e un inizio anno coi nervi, quasi quasi non so cosa scrivere. Ma si dice che la fame vien mangiando e le cose escono fuori da sole man mano che si scrive. Come un fiume sornione che scorre da nord a sud, dalla Sicilia al Messico. Per cui, arrotoliamo le maniche e vediamo cosa succede.
- Blank slate - HMLTD (West of eden, 2020) Una cosa strana (una delle cose strane) che mi sono portato dietro in questo 2020 appena concluso, è l'esasperante mania di non riuscire a dire basta, a non riuscire a chiudere con gli album in ascolto. Questo esordio degli HMLTD per esempio me lo porto appresso da marzo, e la stessa cosa mi è successa con Arthur H (luglio), Crocodiles (agosto), Idles (luglio), Radiohead (maggio), Fontaines D.C. (ottobre) e boh, altri ancora. E non è che siano tutti sti capolavori. Fra l'altro ormai sono in quella fase della vecchiezza in cui col cazzo che riesco a memorizzare i nomi delle canzoni, figuriamoci le track list. Allora cos'é? Pigrizia? Debolezza di cuore? Paura? Si, un misto di tutto questo. Mais bon, mi prenderò di coraggio e in questo inizio anno vedrò di buttare un po' di cose superflue. Forse a partire proprio da quest'album ormai nauseabondo.
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