Week 11/17
- Contessa - Decibel (Vivo da re, 1980) Ci sono dei momenti di totale noia sociale, culturale, sportiva, biologica, momenti di tale noia che mi annoio anche mentre mi annoio, che l'unica cosa che mi viene in mente per darmi una scossa è chiudere questo stupido, stupido blog e darmi al bricolage, o alla cucina, per poi aprire un nuovo blog sul bricolage, o sulla cucina. Ma non lo faccio mai, perché mi annoia a morte solo pensarlo. Trovo più incoraggiante, stupido e gratificante far finta di niente, adottare la tecnica dello struzzo, e continuare cosi. Cosa c'entra tutto questo con Contessa? Assolutamente niente, ma volevo parlare di questa canzone e volevo parlare di me, quindi...
- Bullet with butterfly wings - Smashing Pumpkins (Mellon Collie and the infinite sadness, 1995) Ovviamente, è tutta colpa della mia andropausa precoce, della mia isteria da immigrato, della mia terza crisi di mezz'età anch'essa precoce. Se oggi sono annoiato e mi trascino fra il divano e il letto, fra il parc Jourdan e la boulangerie sotto casa con i Decibel come colonna sonora, domani mi sentirò un topo in gabbia, col tempo che scorre troppo veloce per le miriadi di cose eccitantissime che vorrei fare, con le quattro pareti dell'ufficio che mi fanno soffocare, con i rapporti interpersonali cosi umilianti rispetto a ciò a cui potrei aspirare io, e allora userò gli Smashing Pumpkins come inno, bandiera, come scudo, come indice puntato contro qualcuno a cui dare la colpa di questa mia rabbia, di questa mia immobilità. Non sia mai infatti che mi venga in mente che possa esserne io e solo io il responsabile.
- Sunday - Sonic Youth (A thousand leaves, 1998) Va bene, alla fine è domenica, posso anche perdonarmi se questo mondo non lo mangerò oggi, se preferisco riascoltare vecchi pezzi dei miei grandi amori sparapanzato sul divano, se la vita scorre sotto i miei piedi, sopra la mia testa o a fianco ma io me ne sto a guardare di sguincio e compiaciuto quel piccolo furetto di 17 chili che prova il vestito di Minnie, col televisore acceso su Nemo ma muto e le tende che svolazzano ipnotiche dentro casa, accarezzate da un mite e gentile Mistrale. Andate andate a fare cose, a vivere le vostre intense vite al sole, al mare, in montagna, al MOMA, con gli amici di sempre o coi parenti, al cinema, all'ippodromo con la scommessa vincente, allo stadio, all'aperitivo del locale più cool, andate andate pure. Io, io me ne resto qui...
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