Week 10/17
- Ceiling - King Krule (Six feet beneath the moon, 2013) Sette traslochi in 38 anni, otto case, quattro città, due nazioni e ogni volta, non appena arrivo nella casa nuova, il primo scatolone che apro è quello dello stereo e dei CD sotto ascolto. Quindi, colonna sonora di questo trasloco appena concluso, Six feet beneath the moon e, in loop, per assaporare meglio l'eco negli spazi ancora vuoti, Ceiling. Ah, King Krule, giovane compagno di traslochi...
- Circus life - Fufanu (Few more days to go, 2015) Dunque, ho lasciato il calmo residence Les Amandiers, le sue sveglie a colpi di cinguettii, la vista verde ovunque, i quieti pomeriggi e le quiete notti, per andarmi a infilare - stessa via, solo 800 metri più in su - in un continuo di clacson, televisori sparati a volumi mai sentiti prima, di gente allegra che passeggia o va a prendere il caffè al Germinal con i suoi interni rossi e neri. Ho lasciato un'oasi di silenzio per un bordello infinito, una quotidiana noia mortale per immergermi in una circus life. Dio, speriamo bene!
- Tanti auguri - Decibel (Vivo da re, 1980) Giuro che venerdì, mentre i traslocatori bretoni caricavano i miei 40 metri cubi di roba, fra una bestemmia e una Coca cola, mi era venuta in mente una cosa divertentissima su questa canzone, ma non me la ricordo più. Il fatto è che da venerdì non mi fermo un attimo, prima il carico, poi lo scarico, poi sistemare tutto e ancora non ho finito, poi scendere nell'ancien appartement per chiudere i buchi, passare un colpo di vernice nelle pareti, pulire tutto, perfino il cesso e poi buttare tutto - ma proprio tutto - ciò che rimaneva. E come se non bastasse, in questo momento che scrivo, Giulietta mi tiene il broncio perché non ho più voglia di giocare stasera a Piccolo Fulmine e Yakari... quindi, dicevo, non credo che ve la prenderete se il fantastico post sulla fantastica Tanti auguri dei Decibel andrà perduto per sempre nei meandri di un massacrante trasloco provenzale...
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