- Love is to die - Warpaint (Warpaint, 2014) Rileggendo gli ultimi post sembra (ehm, sembra...) che sia incazzato con tutto il mondo. Sparo a zero su tutto e tutti e poi, puntualmente, faccio marcia indietro la settimana dopo, accumulando figura di merda su figura di merda. Ragion per cui, visto che ancora non ho capito molto di quest'album sotto ascolto per la settimana, dico solo questo: ma quanto, quanto mi piace questa canzone uscita qualche mese fa come singolo, quanto, quanto?
- The gospel of John Hurt - Alt-J (This is all yours, 2015) Cerco di mantenere lo stesso atteggiamento per gli Alt-J. Ho aspettato questo secondo album per mesi e, adesso che me lo ritrovo fra le mani, non voglio sbilanciarmi, è giusto che gli dia tutto il tempo che si merita per essere capito. Però cazzo... ma quanto, quanto è inutile questa canzone, quanto, quanto?
- Il lavaggio del cervello - Decibel (Punk, 1978) Questi invece... questi invece... questi invece mi ci sto cominciando ad affezionare! Dico, se mettiamo da parte chi è a cantare, se tralasciamo l'ingenuità in cui a volte inciampano testi e musica, dico... non è fantastico aver avuto una band che nel 1978 faceva roba del genere?
- New York - Decibel (Punk, 1978) "La vita è un trip, un orribile viaggio, quello che ho vissuto in questi primi vent'anni non è altro che un assaggio". Questo era, sottolineo era, un giovane, ingenuo e punk Enrico Ruggeri. A me fa quasi tenerezza. Mio cugino dice che gli si doveva dare a fuoco all'epoca...
- Vapour - Loop (A gilded eternity, 1990) Taking drugs to play music to take drugs, dicevano gli Spacemen3, ed era una definizione perfetta per la loro musica. Ma ancora più perfetta, la stessa definizione, calza per questo album d'addio dei Loop, di cui questa vaporosa Vapour è la prima traccia. Basso tipo pugni allo stomaco, chitarra acida quanto violenta, batteria tipo rullo compressore. Non sono mai stati fra i mei preferiti, ma se prendessi droghe, se prendessi droghe, credo che riuscirei ad apprezzarli di più.
- Son - Warpaint (Warpaint, 2014) Mi sputtano ancora prima di cominciare: sono a corto di canzoni, questa settimana, quindi a scatola cieca mi vendo una canzone che comincerò ad ascoltare solo la settimana prossima, Giulietta permettendo, umore permettendo. Son, delle Warpaint, dall'album Warpaint. Sarà sicuro bellissima, per il semplice motivo che parliamo di una band di sole donne.
- Corinne - Metronomy (The english riviera, 2011) Quella dei Metronomy è musica perfetta per essere ascoltata al bar, al pub, al club, in spiaggia, in piscina, in ascensore, perfino in autobus, ok, ma non per essere ascoltata a casa mia e, per dio, di sicuro neanche all'Ypsigropck!
- Deep water - Public Image Limited (Commercial zone, 1984) Stare appresso alla discografia dei PIL si sta rivelando tanto divertente quanto illogico: sono sicuro che avete già tutti sentito parlare di singoli fantasma, album pubblicizzati ma mai realizzati, versioni di canzoni naked, live, demo e alternative rispetto a ciò che poi è finito sugli album. Ma ditemelo, e siate sinceri, avete mai sentito parlare di un album la cui versione alternative è uscita prima della versione ufficiale? Avete mai sentito di due musicisti che litigano e ognuno si stampa la versione che preferisce delle canzoni facendo di fatto due album diversi, a distanza di pochi mesi, con le stesse o quasi medesime canzoni? Ve l'ho detto io, tanto divertente quanto completamente, fantasticamente, artisticamente illogico...
- When I was merried to you - Black Eyed Dog (Too many late nights, 2012) Non basterebbero mille parole, mille emoticon, mille gesti per farvi capire quanto mi disgusta quest'album dei BED. E dire che erano fra i miei prefeiti! E dire che qui ci suona anche la mia eroina Anna Balestrieri! Ma è tutto troppo già sentito dalle parti di Hugo Race, troppo nero intelletuale dalle parti di Cesare Basile, troppo country-western dalle parti di qualcun altro! Non significa che abbia smesso di amarli, ma non basterebbero mille ascolti per riabilitare quest'album. Ragion per cui faccio finta di niente, mi metto bello comodo, e aspetto che qualcuno porti da queste parti il nuovo che, mi dicono, è fresco fresco di stampa. Su, a buon intenditore poche parole!
- In and out of sight - The Horrors (Luminous, 2014) Chiedo scusa, agli Horrors, per aver giudicato troppo frettolosamente il loro ultimo lavoro. Chiedo scusa. Luminous è un bellissimo album, pieno zeppo di canzoni bellisime, fra cui spicca questa cristallina composizione psicadelichic-pop che è In and out of sight. Chiedo scusa, davvero.
- 19-2000 - Gorillaz (Gorillaz, 2001) Chiedo scusa anche ai Gorillaz, per aver giudicato il loro primo, lontanissimo album troppo superficialmente. A volte superiore a Beck, di sicuro sempre più eccitante della Beta band, solo a tratti un fresco ricordo dei Blur. 19-2000 è la mia preferita in assoluto, perchè è sufficientemente scazzata, perchè ha suoni simpatici e perchè, è naturale, c'è qua e la il contributo fantastico di due fantastiche donne come Tina Weymouth e Miho Hatori. Per cui, chiedo scusa, davvero.
- American pie - Don McLean (Don McLean, 1971) Per questa non sarò io a chiedere scusa, ma sarà il mio amico Claudio, che troppo frettolosamente e superficialmente aveva giudicato American pie la classica canzonetta pop americana da classifica. Beh, per certi versi lo è, se intendiamo l'aspetto commerciale, con le sue 11 settimane in testa alla classifica. Ma se dall'altra parte dell'oceano vanno in classifica canzoni con testi così, come dire?, importanti, è colpa di Don McLean e dei suoi fantastici eroi rock? Su, Claudio, aspettiamo le tue scuse...
- Material girl - Madonna (Like a vergin, 1984) Dice sempre mio cugino che bisogna diffidare di chi non canta mai, di chi non impazzisce mai e di chi non ama Madonna. Difficile considerare questi parametri giusti metri di misura, me ne rendo conto. Eppure, è pura e semplice verità.
- Slo-mo-tion - Marilyn Manson (Born villain, 2012) Che c'è, che c'è? Se posso passare il mio tempo a litigare con ragazzini su Instagram e a guardare Peppa Pig con Giulietta, perchè dovrei mai vergognarmi di questo ritorno di fiamma con Marilyn Manson? Aveva detto che sarebbe cambiato ed è cambiato. Quindi io una chance gliela do!
- Juste toi et moi - Indochine (Dancetaria, 1999) Che dire? Vediamo un pò... cominciamo col dire che mi ricordavo un pò meglio gli Indochine. Poi aggiungiamo che quando chiedo di rock francese vedo solo strani sorrisini allargarsi (accennarsi, non esageriamo) sulle bocche dei miei interlocutori. Infine diciamo che ascoltare canzoni in francese, soprattutto se i testi sono ben scanditi e pronunciati, mi può solo fare bene. Poi, detto tutto questo, sommato tutto questo, accettato tutto questo, quest'album del grande ritorno del '99 degli Indochine non è così malaccio, e questa canzone si fa ascoltare e comprendere con piacere. Amen.