martedì 21 maggio 2013

Week 21/13 - una tripletta sicula (forse)

  • The ride of May Gray - Jaguar & the Savanas (Wet side stories, 2011) Forse non tutti lo sanno, ma il surf rock è nato in Sicilia. Beach Boys, Lively ones, Tornadoes, tutti cazzoni che hanno iniziato surfando sulle coste tirreniche, davvero, accocolandosi poi a strimpellare le loro chitarre attorno ai falò, sulle spiaggie bianche dell'agrigentino o in quelle dorate di San Lorenzo. Poi, siccome qui non se li cacava nessuno, hanno deciso di abbandonare le onde mediterranee per quelle californiane, e così sono arrivati i contratti, le tournee, i soldi. Ora sono ancora li (tranne i morti annegati), tutti che fanno gli americani sfoggiando, sorridenti, orribili camicie a fiori. A noi c'è rimasto il meglio, però! C'è rimasto questo tipo altissimo, con le All Star nere e un vocione da paura, che quando sale su un palco con la maschera a nascondere il viso e i suoi tre fidati compagni, fa venire davvero voglia di prendere una tavola da surf, per perdersi fra le onde del nostro stupendo mare.
  • Tutto è un rischio - Omosumo (Ci proveremo a non farci male, 2013) Forse non tutti lo sanno, ma la musica elettronica è nata in Sicilia. Kraftwerk, Devo, Depeche mode, tutti cazzoni che hanno iniziato nei centri sociali dei paesazzi siciliani, davvero, rompendosi la schiena su commodore 64 e amiga 500. Poi, siccome qui non se li cacava nessuno, hanno deciso di abbandonare le sporche stanze dove suonavano per quelle di Berlino, New York e Londra, e così sono arrivati i contratti, le tournee, i soldi. Ora sono ancora li (tranne i morti fulminati), tutti che fanno i berlinesi, i newyorkesi e i londinesi sfoggiando, tristemente, orribili camicie con led luminosi. A noi c'è rimasto il meglio, però! Ci sono rimasti questi tipi molleggiati, coi baffoni e i capelli strani, che quando salgono su un palco con chitarra, basso e una macchina pazzesca che solo per comodità chiameremo drum machine, fanno davvero venire voglia di ballare spensierati, per perdersi nelle ore piccole delle nostre molli notti primaverili.
  • No more lonely nights - Sunset Limited (Sunset Limited, 2013) Forse non tutti lo sanno, ma la musica art-noise-shoegaze è nata... No, basta, e che cazzo! E poi neanche esiste la musica art-noise-shogaze. E anche se esistesse, di certo non basterebbe per incasellare i Sunset Limited. Come minimo sarebbero art-shoegaze-dream-noise-pop con venature arabe, surf e dance elettro-pop. E anche post-post grunge, post garage, pre wave. A dirla tutta, se devo essere sincero, i Sunset Limited non sono niente di tutto questo. I Sunset Limited sono solo quattro geni (anche se sono in tre) che stanno scrivendo entusiasmanti pagine di musica rock, e di cui vi consiglio caldamente di ascoltare questa anteprima. Che siano catanesi, poi, non è proprio un caso. Perchè forse il rock non è nato in Sicilia, ma secondo me lo facciamo meglio di chiunque altro!

1 commento:

  1. In una sola sera ho visto prima Jaguar, poi i Sunset Limited, e ho finito saltando con gli Omosumo! E mi sa che anche tu c'eri! Tutti favolosi!

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