Week 25/2020
- Radiohead - All I need (In rainbows, 2007) Devo ammettere che a un certo punto il coronavirus ha cominciato a rompere le palle anche a me, e come per magia è un po' passata la voglia di tutto. Di leggere, di scrivere, di fantasticare, di lavarsi, di lottare, di contatti umani. Mi sono lasciato andare a uno stato di selvaggiume paragonabile solo a quello dell'estate 1996, quando per la prima volta mi sono ritrovato faccia a faccia con la depressione e con le mie ossessioni. E ora che tutto è quasi alle spalle, io mi ritrovo spaesato, senza punti di riferimento, senza desideri, voglie, stimoli. È un po' come se dopo essere stato scaraventato dentro a un pozzo profondo, mi ritrovo non solo senza la forza, ma anche senza la voglia di ricominciare a scalare. Perché forse, non ne vale nemmeno più la pena.
- Cesare Basile - Fra il tuo corpo e la cena (Closet meraviglia, 2001) Eppure c'è stato un periodo che sapevo chi ero e cosa volevo. Il tempo dei concerti da Zo, delle cavalcate elettriche nel cuore della notte, dell'erba a fiumi, dei diciotto posti letto ricavati a casa mia, per questo ribattezzata Ostello Pulichino, o, più simpatico, la Roulotte infinita. Ora, non è che avrei voluto continuare così all'infinito, lo so che si cresce e si cambia, e i dolori, e le delusioni, e le scelte, e i compromessi, e i tradimenti, ok. Però quella era la strada, dovevo solo continuarla. E invece l'ho smarrita.
- A hero's death - Fontaines D.C. (A hero's death, 2020) "Life ain't always empty, Life ain't always empty, Life ain't always empty, Life ain't always empty, Life ain't always empty, Life ain't always empty". Life is never empty.
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