- Un'altra sigla per Harlock - Virginiana Miller (La verità sul tennis, 2003) Come al solito, ero io a straparlare. Come al solito, non avevo capito la portata dell'album con cui avevo a che fare. Come al solito, ecco un altro capolavoro dei Virginiana Miller.
- Energy - TOY (Happy in the hollow, 2019) Ecco, dopo aver brillantemente e autosufficientemente risolto il problema della velocità del piatto vinile, posso cominciare a gustarmi bene il nuovo lavoro dei TOY. E quindi ecco, che dire ora? Ascoltate 'sta canzone per esempio... vi piace? A me non tanto. Ma visti i miei precedenti (vedere Virginiana Miller) non voglio sbilanciarmi. E poi oggi c'ho fretta. Per cui, boh, l'album è in heavy rotation chez moi, quindi è solo questione di poco, per la prossima settimana saprò darvi il mio parere (forse) definitivo.
- More than this - Roxy Music (Avalon, 1982) È strano che in sei anni quasi di esistenza di questo inutile blog abbia parlato di Pandabell, della mia cassa bluetooth JBL, di mio cugino, di Francesca e Giulietta, di colleghi, treni, aerei e sogni ma mai, dico mai, abbia neanche accennato a Technibell, il mio fedele compatto Technics acquistato con uno dei primi stipendi nel lontano 1999 (se, 20 anni fa, se...) e su cui ho suonato praticamente qualsiasi cd mi sia passato fra le mani (tranne Pop degli U2, Grace di Jeff Buckley e Pearl di Janis Joplin), qualsiasi vinile e buona parte delle cassette... è come un fratello per me, un amico, un feticcio, un oggetto che fu del desiderio (tenni appesa alla parete per anni la pagina strappata da un giornale da sala d'aspetto del dentista con la pubblicità) e che poi divenne realtà ma che ora, eh si, è questo il punto, si appresta a divenire passato. Sarà l'Alzheimer degli impianti, sarà depressione senile dell'elettronica, ma comincia a dare i numeri... sapendo di non trovare mai più un tipo come lui (bello da vedere, con le sue lucette blu, suono potente, cavetti paralleli di collegamento fra i componenti semi-indipendenti) ho deciso di passare a un altro livello, non per forza superiore (si lo è) ma di sicuro diverso, più dispendioso, più ingombrante, più nero... insomma, per farla breve, brevissima, venerdì mi sono appropriato di un ampli Marantz pm5004 che mi terrà compagnia per i prossimi (20?) anni e che presto sarà affiancato da un lettore cd altrettanto nero e altrettanto Marantz e un paio di casse Opal 609... scusate, sono emotivamente e fisicamente sfiancato. Finisco qui... ah, e la canzone dei Roxi Music? È dedicata al mio fedele Technics (amore eterno), ovvio, ma un po' anche al nuovo Marantz dai...
- Sequence one - TOY (Happy in the hollow, 2019) E a proposito degli aspetti tecnici della vita, questa canzone che apre lo strambo e inidentificabile (ancora) nuovo album dei TOY, è quella che mi ha fatto scoprire che c'è qualcosa che non va con il piatto... diciamo che di default va troppo veloce e se cerco di spostare la cinghia va troppo lento... malavita, malavita, ve lo dico io... mah, non vorrei essere costretto a cambiare anche il piatto, mannaggia, sarebbe proprio quella che noi rockfili definiamo una tagliata di faccia (ma che mi darebbe entusiasmo per i prossimi mesi)...
- Rentboy - HTRK (Marry me tonight, 2009) Ho troppo male ovunque per spiegarvi perché mi piace sto pezzo, e poi ho sprecato già tutte le energie per la prima canzone, quindi, buonanotte... ascoltatela e basta...
- Contact - Froth (Outside (briefly), 2017) La prima volta che ho visto Giulietta, me lo ricordo bene, a livello emotivo. Ma c'è da dire che sapevo, a priori, che era un evento importante. Ma sapere cosa ho pensato due anni fa quando ho visto per la prima volta questo video, primo contatto con i Froth, mio attuale gruppo preferito categoria "vedremo", tanto da farmi decidere di mettere il relativo album nella lista "good" del mio account youTube, per poi mesi e mesi dopo aggiungerlo nella playlist di Spotify, per poi toglierlo immediatamente, dopo aver realizzato che si meritava l'acquisto, per lo meno, in cd, per poi diventare uno dei miei album preferiti del millennio... beh, ecco, questo è impossibile. Peccato, davvero peccato non avere una memoria emotiva così fine. Non che voglia paragonare i Froth a Giulietta, of course...
- Pancake - Swirlies (Blonger tongue audio baton, 1992) Credo che esistano almeno tre versioni diverse di questa canzone degli Swirlies, due contenute nell'Ep Brokedick car (fra cui la magnifica e mia preferita chiamata House of pancake) e una in questo precedente album. Bizzarrie del rock, certo, quasi un tabù, pubblicare tre versioni diverse della stessa canzone, soprattuto su uscite ufficiali. Ma gli Swirlies, per definizione, forse anche per contratto, delle regole e dei tabù, se ne sono sempre fregati, grazie al cielo.
- La verità sul tennis - Virginiana Miller (La verità sul tennis, 2003) Ecco, non è che quest'album sia brutto, no, però c'è qualcosa che non mi fa impazzire come invece succede con gli altri album dei Virginiana Miller anche se, lo ammetto questa è solo un'impressione dopo una manciata di ascolti. Sono sicuro che alla lunga, come sempre, quasi come fosse da contratto e definizione, saranno loro ad avere ragione...