Week 01/2019 - una tripletta pop
- Kokomo - Beach Boys (Still cruisi', 1989) Ecco, l'anno passato si è concluso così, con la scoperta a dir poco shockante che la canzone pop che ben 30 anni fa mi aveva ammaliato, cullato, solleticato, accompagnato, addolcito e tanto altro presente nel imprescindibile film Cocktail con Tom Cruise e Bryan Brown non è dei norvegesi A-ha, come (chissà perché) pensavo, ma dei miei amatissimi Beach Boys... ah, se ci fosse il mio amico pop Giorgio Vasta a leggere queste righe, riconoscerebbe subito un lampante caso di falso ricordo che, in buona fede, diventa reale.
- Pop crimes - Rowland S. Howard (Pop crimes, 2010) Pensavo che Rowland S. Howard fosse diventato famoso perché aveva fatto parte dei Birthday Party, o perché fosse morto prematuramente facendo uscire così il suo disco posticcio, oppure perché aveva questo aspetto da perdente che tanto, si sa, piace agli amanti del pop più attennativo... eh beh, si, Rowland S. Howard è famoso per tutto questo, ma anche perché sto famigerato album posticcio è bello, davvero bello, nero, teso e crudele come dimostra la title track. Beh, che dire? Il mio 2019 si apre così, che più pop non si può. Speriamo che finisca bene ma, sopratutto, speriamo che passi bene!
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