Week 40/2017
- Revival - Deerhunter (Halcyon digest, 2010) Se fossi onesto, ammetterei che essermi così sovraccaricato di album da ascoltare, che con i miei metodi, mai e poi mai riuscirò a smaltire, è stata proprio la mischiata del millennio. Prendete questo Revival dei Deerhunter. Negli ultimi sette anni l'ho più volte messo in playlist, poi tolto e poi rimesso perché non mi sembrava di avergli dato la giusta attenzione. Proprio ieri, l'ho eliminato per l'ennesima volta e proprio pochi minuti fa, quando ho deciso di parlarne, l'ho rimesso in lista. Così, non la finirò mai, lo so, lo so. Ma è che all'improvviso ci ho visto qualcosa in più di una semplice copia sbiadita dei primi Arcade Fire...
- Gimme danger - Stooges (Raw power, 1973) Altro problema nello smaltimento. Un album come Raw power degli Stooges, una pietra miliare nel garage, nel punk ante litteram, che però, per un motivo o per un altro, io non conosco. Eh, capita. Una lacuna. Da colmare. Il punto è che non è un album invecchiato benissimo. In quello stesso terreno, che certo, innegabilmente loro hanno arato e seminato, si sono poi cimentati tanti di quei altri musicisti che sono finiti non solo per raccoglierne i frutti, ma anche seminarne di altri, e tracciare altri sentieri su altri campi. Insomma, ha senso per me ascoltare oggi gli Stooges quando mi sono già circondato di Dinosaur Jr, Ty Segall, New York Dolls, Cramps e Sonic Youth? Probabilmente la risposta è si. A meno che non si abbia una pila di più di cinquanta album in attesa del loro turno.
- Come with me - It's for us (Come with me, 2017) E poi ci sono gli stronzi come questi che la lista la fanno allungare. Gli stronzetti che ti acchiappano senza motivo, anche se poi i motivi li conosci bene, eccome se li conosci bene, e finiscono anche per scavalcare tutti gli altri, magari in attesa da anni. It's For Us, diosanto, ci mancavano solo i gruppi noise svedesi. Vi prego, se qualcuno conoscesse un metodo per uscirmene vivo, che me lo dica!
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