Week 01/16 - I love you Sugar Kane...
- Umbongo - Girl Band (Holding hands with Jamie, 2015) Ci sono cose davvero inconcialibili fra loro, passioni che stanno agli antipodi e non potranno mai e poi mai incontrasi nonostante gli sforzi, i tentativi, la pazienza. Avere un debole per il frastuono più atroce di matrice art-rock e un altro per una nanetta di poco più di due anni, sbarazzina come una canna da zucchero e con una prelidizione per gli animali della giungla, è più che inconcialibile, è assurdamente impossibile. E se le mie orecchie sono ormai marcie per il feedback, le distorsioni e le violenze sonore di diverso genere, non sarò forse ancora in tempo per salvare le sue?
- When you sleep - My Bloody Valentine (Loveless, 1991) Che poi, a volerla dire tutta, quando la piccola nanazza era già, a nostra insaputa, nella pancia della mamma, siamo andati allegramente a sentire i My Bloody Valentine a Londra, ad uno di quei concerti in cui ti davano i tappi per le orecchie assieme ai biglietti. Dico, se gli astri influenzano i nostri caratteri e le voglie da gravidanza ti fanno incontrare i tuoi musicisti preferiti, perchè mai non dovrei pensare che il frastuono più atroce ascoltato attraverso pelle carne e placenta non possa essere stato per Giuly una specie di battesimo sonoro che la guiderà, come un faro, nelle sue scelte musicali future?
- (Sittin'on) the dock of the bay - Otis Redding (Dock of the bay, 1968) Anche se devo ammettere, - e ammetto anche che comunque così, con Otis Redding, è fin troppo facile e fuorviante, visto che questa canzone piace a tutti, marziani, pietre, serial killer - dicevo, devo ammettere che, come la vedo assorta e innamorata quando ascolta (Sittin'on) the dock of the bay, la mia piccola canna da zucchero, Girl Band, Kevin Shields e compagnia bella, beh, se lo possono sognare proprio...
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